giovedì 6 maggio 2010

Benvenuti

Salve,
ho deciso di curare questo blog per avere un luogo dove raccogliere parte dei miei studi da autodidatta sull'Antico Egitto. Chi si ritroverà a visitare queste pagine, perciò, potrà leggere traduzioni di stele e di testi antichi, notizie su templi e monumenti, nonchè recensioni di libri (dai romanzi ai testi universitari, passando per i saggi curati da egittologi o da semplici appassionati). Sono molto critica nel cogliere le informazioni che questi testi danno, e non mi fido solo di una fonte, generalmente preferisco vagliarne molte prima di farmi un'idea di un certo argomento, così come sono più propensa a fidarmi di quanto scritto da un professore di Egittologia piuttosto che da un turista colto che scrive un saggio, oppure da uno studioso di astronomia che ha il pallino per l'Egitto Antico. Detto ciò, in questi 12 anni di studi, ho scoperto di prediligere i testi francesi e italiani, che secondo me sono i più precisi e articolati, mentre diffido di quelli inglesi, solitamente fanno fatica ad aggiornarsi e a stare al passo con i nuovi ritrovati archeologici per trasmettere semplicemente la tradizione, spesso obsoleta.
Come si può evincere dal mio nomignolo, amo particolarmente il periodo Ramesside, e non ho voglia di nascondere un amore spassionato per Ramses II, quindi, chi si sente ostile nel giudicare questo faraone, giri al largo! :D Dal canto mio, cercherò (e solitamente riesco) di essere il più obiettiva possibile, tralasciando l'impietosità dei giudizi che alcuni studiosi o appassionati danno circa questo periodo della sotria egizia e della persona del faraone stessa. Sono dell'idea che non si possa giudicare scientificamente il carattere di una persona vissuta più di tremila anni fa, e che quindi, in una certa misura, ci si debba affidare al cuore. Il passato ci parla attraverso le tracce lasciateci, e sta a noi trarre delle conclusioni a seconda della personale percezione. Da sempre, solamente osservando in fotografia i monumenti fatti erigere da Ramses, ho provato ammirazione e senso di bellezza laddove c'è che vedi eccessiva grandiosità e arroganza. Noi occidentali abbiamo l'idea della sovranità di tipo assoluto, e associamo spesso quella di "re" di stampo greco-romano o dell'Europa seicentesca e settecentesca. Un faraone, ho capito col tempo, è tutt'altro. La parola Maestà in antico egiziano è la medesima di Servo, e così il faraone è servo del suo popolo, degli dèi e dell'Egitto. Non amministra la giustizia, non ha potere decisionale di vita e di morte sui suoi sudditi, per questo ci sono i giudici e gli alti tribunali al quale lo stesso re deve sottostare in caso di grave reato. Solamente nell'Antico Egitto esiste il giudizio sul re, il quale deve essere ritenuto degno della funzione che svolge, perchè la funzione è al di sopra della persona fisica. Così, se vediamo un Ramses che omaggia se stesso, non significa che stia omaggiando la sua persona, ma l'istituzione che egli incarna in un lasso di tempo che è la vita terrena. Questo concetto non è semplice per noi, e semplicemente alcuni non riescono a capirlo o a concepirlo.
Con questo, nel blog Parole d'Egitto leggerete anche d'altro, ma ho voluto mettere in chiaro queste piccole cose prima di cominciare.
Una cosa interessante è che sono in procinto di partire per visitare per la prima volta molti luoghi di cui ho sempre letto e studiato, finalmente fra tre giorni mi recherò in Egitto; credo che l'esperienza mi emozionerà parecchio!

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