sabato 4 settembre 2010

Rassegna Libri - parte 2

Continuo la sezione del blog dedicata ai libri ad argomneto egittologico che ho letto con altri due volumi.
Da qualche mese ho iniziato la costruzione di una personale biblioteca egittologica, nella quale "colleziono" tutte le opere di saggistica e narrativa che riesco ad acquistare e che colpiscono la mia curiosità. Per far ciò, visto che sono abbastanza squattrinata :D spesso giro per mercatini dell'usato. E' incredibile quanta gente dà via libri che io bramavo tanto di leggere! Così con pochi euro la mia biblioteca vanta ora 29 volumi, alcuni dei quali li ho scovati in una bella libreria che svende a metà prezzo libri fuori catalogo. Sono riuscita ad accaparrarmi volumi che costavano 75 euro per 20 (!!) il che mi rende davvero soddisfatta!
D'ora in avanti indicherò quando un libro proviene da questa mia biblioteca. Ovviamene, puntigliosa come sono, non mi fido di opere scritte da visionari. Scelgo i libri in base all'argomento, ma anche in base all'autore; leggo sempre chi è, soprattutto se si tratta di un egittologo o di qualcuno che lavora direttamente sul campo trattato dal volume. Mi è capitato di acquistare un libro (di cui parlerò appena lo avrò terminato) che tratta di un collegamento fra il passato remoto della civiltà egizia e la levata eliaca di Sirio... sono rigorosa e scettica, ma credo che l'importante sia sempre non chiudere la mente a tutte le possibilità che la ricerca ci offre.
E adesso veniamo ai libri di oggi.


IL LIBRO DELLE PIRAMIDI, di C.W. Ceram, è un libro che presi in prestito nella biblioteca della mia cittadina. Si tratta di un saggio dalla facile lettura, ma essendo stato scritto nel 1946 è oramai altamente superato per quanto riguarda tutti i contenuti che riguardano la civiltà faraonica, anche se è stato interessante leggerlo per la parte che riguarda l'excursus archeologico che ha ripercorso, dalla spedizione Napoleonica a Mariette, la storia della nascita dell'Egittologia grazie alle scoperte dei suoi uomini chiave.

(Voto 5.5)




IL FARAONE TRIONFANTE - RAMSES II E IL SUO TEMPO, di Kenneth Kitchen fa parte della mia biblioteca personale (vol. 19) ed è un autentico caposaldo della saggistica egittologica. Lo cercai dappertutto, nelle biblioteche universitarie e in quelle ordinarie, senza mai trovarlo. Poi, grazie ad una botta di fortuna, l'ho scovato in un mercatino dell'usato e la mia giornata si è illuminata! :D
Il saggio ripercorre le tappe dell'avventura ramesside, dai trascorsi storici della XVIII dinastia all'avvento della XIX e alla salita al trono di Ramses. L'autore inoltre descrive non soltanto le classiche vicende storiche che possiamo leggere in ogni libro, ma analizza la vita quotidiana e i contesti storici e sociali del tempo di Ramses II, e lo fa con incredibile semplicità e con molta ironia e passione. Lo stile narrativo è fresco e addirittura simpatico, lineare, schietto. Molte volte sono scoppiata a ridere per le considerazioni di Kitchen, che la maggior parte delle volte sono quelle che fa tra sè il lettore mentre legge.
I contenuti sono fantastici! Per la prima volta ho avuto modo di poter leggere le originali lettere diplomatiche scambiate fra Ramses e Hattusil (imperatore ittita), quelle di Nefertari, quelle fra Ramses e Puthuepa, che fra l'altro sono esilaranti per come l'imperatrice ittita tiene testa al faraone! Leggere questi testi tradotti nella propria lingua è veramente qualcosa di inestimabile, soprattutto perchè i testi egizi sono veramente pragmatici e si lasciano capire con molta facilità.
Riguardo l'eterna frattura che separa gli amanti di Ramses dai suoi detrattori, Kitchen è riuscito in modo sorprendente a mantenersi perfettamente obiettivo e oculato, dimostrando grande saggezza e cultura, nonchè intelligenza. Non ha nascosto, nel racconto degli eventi storici, gli errori commessi da Ramses a causa del suo carattere, trattando questi frangenti con molta ironia, in modo simpatico e leggero, del tutto privo dell'atteggiamento di superiorità che spesso i saggisti adottano nel riferirsi agli uomini antichi, specie se potenti. Non ha nè lodato nè detratto, o meglio, lo ha fatto in egual misura, in modo del tutto equilibrato, e questo mi è piaciuto molto.
Non ho mai nascosto di essere un'amante di Ramses, direi che egli è davvero il personaggio storico che preferisco in assoluto, ma è appunto per la personalità imprevedibile di questo sovrano che mi piace così tanto, quindi sono felice di leggere un'analisi tanto verosimile, che raggruppa luci ed ombre. L'unica piccola critica in negativo che potrei muovere è il leggero velo di religiosità cristiana che permea l'autore in alcuni punti del libro, come nelle righe finali, quando l'autore afferma che se Ramses fosse potuto arrivare ai nostri giorni con una macchina del tempo, fra le altre cose, che credo siano molto sensate, avrebbe potuto comprendere che "Dio è vero amore e non solo fredda giustizia, pura Maat"... alchè ho pensato che volendo avrebbe anche potuto notare come il clero odierno cristiano è quasi peggio del clero di Amon dei suoi tempi!! Non mi inoltrerò ancora in questo discorso comunque :D
Il libro mi ha offerto grandi possibilità; credo che un volume mi sia davvero utile quando leggendolo scovo particolari dei quali non ero a conoscenza, come se trovassi un nuovo pezzo da unire al puzzle e posso constatare come combacia tutto perfettamente con le mie precedenti cognizioni. Questo libro lo ha fatto in molti punti. Alcune frasi sono da inconrniciare, come: "Le gesta e gli atteggiamenti di Ramses II non possono essere semplicisticamente valutati con i nostri attuali criteri sociali, come manifestazioni di eccessiva vanagloria e megalomania; devono invece essere misurati con quelle che erano le norme e gli ideali di quella cultura, non della nostra".
Questo libro lo consiglio veramente a tutti.

(Voto 9.5)