martedì 15 giugno 2010

La Saga di Ramses

Voglio iniziare questa sezione del blog dedicata alle mie letture sull'Antico Egitto dalla saga di romanzi che più ho amato in assoluto e dalla quale ho imparato tantissimo, sia per quanto riguarda l'aspetto puramente letterario, sia da quello egittologico; si tratta ovviamente della Saga di Ramses di Christian Jacq.




Non spenderò tantissime parole per descrivere questi libri, perchè chi li ha letti sa molto bene che è difficile riassumere a parole la loro estrema godibilità, la semplicità col quale sono scritti e allo stesso tempo l'efficacia della narrazione che da sempre caratterizza ogni romanzo di Christian Jacq. Il Romanzo di Ramses è la leggenda di questo re, è una storia scritta col cuore e con la conoscenza, senza il rigore freddo ed eccessivamente scientifico dello storiografo. Ed è soprattutto per questo che cattura così tanto. Christian Jacq non si preoccupa di ricostruire la pura verità storica, ma mette insieme il mito e la tradizione, aggiungendo la sua immensa cultura egittologica: non gli importa di seguire una linea di rigorosa verosimiglianza, ci racconta ciò che di questo faraone è stato tramandato, e si sa, in ogni leggenda c'è sempre un fondo di verità.
E' così che personaggi storici e di fantasia si mescolano in una trama intrigante e avvincente che riesce a far vivere al lettore delle autentiche emozioni.
Il primo libro, IL FIGLIO DELLA LUCE, è uno dei miei preferiti dei cinque della saga, forse perchè avverto la libertà dell'autore nel descrivere la vita del re prima che divenisse tale, regalandoci la storia di una parte della vita di Ramses II che non era mai stata raccontata.


LA DIMORA MILLENARIA tratta del primo periodo del regno di Ramses, dall'ascesa al trono all'imminente scontro con gli ittiti. Il titolo si riferisce alla costruzione del Ramesseo, il tempio funerario del re così come lo chiamavano gli antichi.


LA BATTAGLIA DI QADESH, terzo volume della saga, narra del conflitto contro gli ittiti guidati dall'imperatore Mowattali e della celeberrima battaglia avvenuta nel 5° anno di regno sulle sponde dell'Oronte. Questo volume è forse il mio preferito in assoluto; contiene scene memorabili, direttamente tratte dal fantastico Poema di Pentaur scolpito sulle pareti del tempio grande di Abu Simbel.


LA REGINA DI ABU SIMBEL è ugualmente uno dei più avvincenti volumi del romanzo, in quanto narra la vicenda che da sempre abbiamo conosciuto attraverso le fonti ebree (ovvero la Bibbia) e che finalmente viene vista con gli occhi degli egiziani. L'Esodo e la storia di Mosè, nonostante sia oramai quasi certo che non sia avvenuto nel regno di Ramses e di certo non nel modo in cui la Bibbia ce lo narra, scorre con estremo piacere e riesce a far divorare le pagine, fino al commovente epilogo...


Chiude l'opera L'ULTIMO NEMICO, con un volume che non risparmia nuove emozioni, ma soprattutto, dal mio personale punto di vista, ricco di paragrafi dalla malinconica raffinatezza, specie verso il finale, come la scena in cui il re, oramai vecchio, compera del pane da una fornaia e il suo sapore gli ricorda della giovinezza, della vita ormai passata; un paragrafo che comunica molto bene come Christian Jacq sia un maestro nel suscitare universi concettuali con poche semplici e mirate parole.

(Voto 10 e lode)